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Angeli venuti dalla Corea
Anna Dongiovanni
CONVERSANO, 2 novembre 2011 - Sabato 22 ottobre alle ore 19 nella chiesa sconsacrata di S. Giuseppe a Conversano, il pastore Nunzio Loiudice ci ha portato un pezzetto di cielo dalla Corea, invitando il maestro Chang Sub, tenore, con la sua allieva Silvia Lee, soprano, accompagnati abilmente con la tastiera da Tae Hee; presente anche il pastore Soon Sub Choun.
Il maestro Chang e Silvia ci hanno regalato davvero un pezzetto di cielo cantando lodi e preghiere elevate al nostro Signore e Dio, singolarmente e duettando con armonia.
Ha sorpreso la forza con cui il soprano Silvia, figura esile e dolce, ha cantato gli inni. Mentre la voce calda del maestro Chang ha scaldato i nostri cuori a tal punto da non farci più sentire il freddo del locale che ci ospitava.
Durante la pausa, utile ai cantanti per far riposare le voci, il pastore Nunzio, partendo dall'immagine della cattedrale ubicata nel centro di Conversano, coperta da impalcature per ragioni di restauro, ha fatto notare ai tanti presenti che anche la fede per il Signore è coperta come la cattedrale, è velata da tutto quello che ci circonda. Noi ci siamo allontanati da essa, soprattutto i giovani. Ma, ha detto Loiudice, «è ora di svegliarsi e di riscoprire il vero senso della nostra vita; è giunta l’ora di rispolverare la nostra fede, di rinnovarla, ristrutturarla, rinforzarla così come si dovrebbe fare con la cattedrale che, coperta dall’impalcatura, è nascosta agli occhi dei passanti. Dio deve ritornare ad essere il centro dei nostri pensieri; la centralità della nostra vita deve essere Gesù che è il nostro unico salvatore».
Il pastore Soon, vivendo a Roma, ci ha portato una sua personale testimonianza degli incidenti accadati in occasione della manifestazione dei giovani “indignados”: «Il nostro futuro dipende troppo dagli altri: le banche, i politici ecc. Se poniamo la nostra fiducia negli uomini, se questi diventano gli unici pilastri a cui poggiarci, quando quelli crollano crolleremo con loro. Se invece ci poggiamo a Dio, unico vero e sicuro pilastro, non cadremo mai. Dio è la nostra unica sicurezza, è la nostra unica fonte di aiuto, l’unico in cui confidare».
Domenica 23 il pastore Soon ha predicato su Giosuè 1, 10-18. Durante il culto Tae ha suscitato in noi tanta tenerezza, facendoci partecipare alla sua emozione quando, cantando l’inno “A Te vicino sempre”, si è commosso così tanto da non riuscire a controllare le lacrime che le parole di quell’inno hanno provocato in lui.
Non dimenticheremo mai Silvia e Tae. La loro semplicità, la loro dolcezza hanno folgorato i nostri cuori, lasciandovi un segno indelebile di calore e di tenerezza per loro. Sono davvero belle persone e come tali li ricorderemo. Grazie Nunzio, Soon, Chang per averci portato questi due pezzettini di cielo direttamente dalla Corea.
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