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Vittime del mediterraneo.
UNIONE CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA D'ITALIA
Il Presidente
Raffaele Volpe
Alle chiese
Roma, 21 aprile 2015
Care Chiese,
l’ennesima tragedia nel Mare Nostrum, che non è più nostro, che moralmente più non ci appartiene; l’ennesima tragedia, “il loro grido” (Esodo 22,23) fatto di processioni di croci, del legno marcio di acqua marina; l’ennesima tragedia, mentre un’europa babilonese non ode la voce: “Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!" (Apocalisse 18,10); l’ennesima tragedia chiede a noi cristiani di costruire scialuppe di preghiere; una liturgia della indignazione e del lutto; una mobilitazione permanente, con chiunque. Care Chiese, il Comitato Esecutivo vuole chiedervi di dedicare la domenica 26 aprile alle vittime del Mediterraneo. Le vostre liturgie, le vostre preghiere, le azioni che decidete di intraprendere saranno pubblicate sul sito dell’UCEBI. Vi ricordo anche che è disponibile la documentazione preparata dal Dipartimento di Evangelizzazione sulla domenica per i diritti umani che vi è stata spedita venerdì 10 aprile.21 Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il SIGNORE fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, 22 e i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra. (Esoso14:21-22.)
Dio benedica le vittime,
Raffaele Volpe