Una serata corale e vissuta col cuore quella di domenica 18 giugno presso la Chiesa battista di Mottola: per il Cinquecentenario della Riforma la comunità ha organizzato, nella persona del fratello Domenico D’Elia e del Consiglio di Chiesa, un secondo appuntamento dedicato questa volta ai Salmi.
Con un excursus storico tra immagini, letture bibliche e interpretazione a cura del past. Dario Monaco, la voce narrante di chi scrive ha accompagnato l’uditorio alla scoperta dei Salmi che, come diceva Lutero “… non vanno letti: vanno vissuti.”
I Salmi non furono solo e soltanto il “libro di Lutero”: Calvino, Melantone, Bucero, Erasmo, Beza, Cranmer, i grandi Riformatori ma anche i cosiddetti “Riformatori dietro le quinte” hanno letto, commentato, studiato e vissuto col proprio cuore il Libro dei Salmi. E non furono soltanto inni da intonare in chiesa, ma anche del focolare domestico, del mercato rionale, persino dei martiri della fede riformata sul patibolo e delle armate protestanti sul campo di battaglia.
Intonati dal Coro della chiesa e accompagnati da The Hill Quartet alcuni dei Salmi, come il 19, il 42, il 23, sono risuonati nel locale di culto in tutta la loro accuratezza, fedeltà e semplicità grazie a Giovanni Calvino, che chiese di mettere in metrica tutti i centocinquanta salmi del Salterio e di comporre musiche originali per il canto nelle Comunità Riformate. Il lavoro fu lungo e impegnò diverse personalità tra poeti e musicisti di rilievo come Marot e Goudimel; ricordata pure KatharinaShütz Zell, “madre della Chiesa Riformata di Strasburgo”, che scrisse un commentario sui Salmi Penitenzialie il Padre Nostro.
Interpretandoli, leggendoli e cantandoli col cuore i Salmi sono essi stessi il cuore pulsante della Bibbia, dal quale i Riformatori e ancora noi oggi riceviamo quel sangue vitale che ossigena tutte le membra del Corpo, nella gioia come nel dolore, nella pace come nella lotta, nella certezza come nel dubbio.