L'europa accoglie i rifugiati - Aceb_PugliaBasilicata

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Notizie Avventiste
9 settembre, 2015

L'EUROPA ACCOGLIE I RIFUGIATI
Dopo l’escalation delle tensioni all’inizio del mese e la tragica morte di altri migranti, tra i quali il piccolo Aylan. La Chiesa cristiana avventista europea aveva chiesto pietà per chi scappava dagli orrori di guerra e persecuzione, e saggezza e preghiere per le autorità preposte ad affrontare la crisi.
Dopo l’escalation delle tensioni all’inizio del mese e la tragica morte di altri migranti, tra i quali Aylan, il bimbo di tre anni trovato senza vita su una spiaggia turca, l’Unione Europea si è aperta all’accoglienza dei migranti, alleggerendo l’Italia e la Grecia, paesi di arrivo dei profughi, anche se il flusso non sembra arrestarsi. L’Austria e la Germania hanno da giorni aperto le frontiere ai rifugiati che arrivano da Medio Oriente, Africa e Asia meridionale.
All’inizio di settembre, davanti a una crisi migranti che sembrava senza sbocchi solidali da parte della politica, la Chiesa cristiana avventista in Europa ha chiesto pietà per i migranti e preghiere per le autorità impegnate ad affrontare la crisi.
“Siamo tutti figli dello stesso Padre”, aveva ricordato Mario Brito, presidente della Regione Intereuropea (EUD) della Chiesa, la settimana scorsa. “Questo è il momento per unire le forze e condividere l’abbondante amore di Dio per ciascuno di noi”.
La storia dei migranti “è la nostra storia”, aveva dichiarato il dipartimento Comunicazioni dell’EUD, aggiungendo: “Il popolo europeo è accogliente e generoso. Gli europei hanno certo il diritto di chiedere una maggiore sicurezza delle frontiere e una migliore prevenzione dal traffico di esseri umani. D’ altra parte, riconosciamo la difficoltà di gestire questa enorme crisi umanitaria. Crediamo che queste persone si stiano comportando come ognuno di noi avrebbe fatto se avesse avuto l’opportunità di una vita migliore per le proprie famiglie e i propri figli. Affrontano il rischio di venire qui; molti di loro sono estremamente poveri e rivendicano la loro dignità di esseri umani”.
Intanto, l’apertura delle frontiere ha permesso la corsa all’accoglienza da parte di organizzazioni umanitarie (tra le quali ricordiamo ADRA), volontari e gente comune.

                                     



     

 
 
 
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