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numero 18 - 10 maggio 2013
Firenze
La Piccola orchestra Naba
per i 150 anni del battismo italiano.
Pasquale Iacobino
Annunciare l’Evangelo di Gesù Cristo esplorando la frontiera dei generi musicali e dei linguaggi liturgici, scommettendo sulla contaminazione feconda tra tradizione, contemporaneità, innovazione: è questo l’esperimento proposto sabato 27 aprile dalla «Piccola orchestra NaBa» al pubblico fiorentino in occasione dell’avvio del programma di eventi organizzati dalla locale chiesa battista per il 150° anniversario della presenza battista in Italia. L’inizio del concerto mette subito le carte in tavola. Note di violino e di pianoforte catturano l’attenzione del pubblico con Forte Rocca di Lutero. Il tempo di riconoscere e gustare la melodia di uno degli inni più amati del protestantesimo che, come da un luogo remoto avanza il tambureggiare pieno e marciante della batteria, trascinando dolcemente chitarre elettriche e basso, per poi declinare nuovamente in un riflessivo dialogo pianoforte e violino. Il pubblico, accorso numeroso, gradisce e applaude convinto. La proposta è chiara: inni cari e struggenti vengono restituiti attraverso un sapiente, ancorché eclettico, ricamo musicale: a esempio Danza come David in una travolgente versione balcanica, Canta mio cuore al ritmo di una colta tarantella, la musica cubana di Felicidad, o le sorprendenti entrate in scena di Forever dei Coldplay, degli U2 con il brano ispirato al Sal-mo 40, le percussioni alla Jovanotti di Ombelico del mondo sull’inno Santo è il Signor della Gloria. Commovente l’esecuzione di La tua presenza brama con canto mimato e muto nella «lingua dei segni».
La Piccola Orchestra nazionale battista (NaBa), progetto del Ministero musicale dell’Ucebi,è composta da:
Alessandra Arcidiacono (violino e voce),
Barbara Masuzzo (voce e pianoforte),
Eliana Orvieto (basso),
Miriam Sauro e Corinna Zerbinati (chitarre),
Antonio Montuori (batteria),
Lucio Paduano (mandolino),
sotto la direzione musicale del m° Emanuele Aprile e la direzione artistica del ministro, m° Carlo Lella.
Quest’ultimo ha illustrato Celebriamo il Risorto, il nuovo innario battista, realizzato dal Ministero musicale dell’Ucebi, in collaborazione con la Commissione bmv «Culto e liturgia». La serata era cominciata con il saluto di Barbara Paolucci, presidente dell’Associazione battista della Toscana (Acebt) e del past. Raffaele Volpe presidente dell’Ucebi, il quale, inaugurando la mostra storico-documentaria sui battisti in Italia, ha sottolineato come «punti cardinali del battismo: la libertà di coscienza, il senso della comunità, il battesimo dei credenti, la laicità dello Stato, la missione, il vangelo sociale».
Durante il culto di domenica 28 aprile sono stati celebrati i battesimi di Iacopo Battaglini, Helene Luleka, Constantin Goaga. Una festosa agape comunitaria con circa 120 partecipanti ha concluso questa prima tappa delle celebrazioni fiorentine.
«Non abbiamo inteso celebrare noi stessi ha detto Anna Maffei, pastora della chiesa battista di Firenze – ma la fedeltà di Dio alle sue promesse. Lo abbiamo voluto fare con i linguaggi che ci sono più cari: la Parola, la musica, il battesimo, la storia, l’interculturalità, la convivialità e la relazione con le altre chiese e altre fedi».
Il programma prevede la Lettura continuata del Vangelo di Marco durante la «Notte bianca» di Firenze e una Conferenza a carattere storico con gli interventi del prof. Domenico Maselli, del past.Martin Ibarra, del past. Raffaele Volpe e del prof. Marco Ricca, presidente del centro culturale protestante «P. M. Vermigli» di Firenze.