La transumanza di Dio
"Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del SIGNORE,
con la maestà del nome del SIGNORE, suo Dio.
E quelli abiteranno in pace,
perché allora egli sarà grande fino all’estremità della terra.
(Michea 5,3)
Io sono il buon pastore;il buon pastore dà la sua vita per le pecore.
(Giovanni 10,11)
«La transumanza è un’usanza che ormai si svolge sempre meno, ma in passato era un processo necessario per spostare le proprie pecore e per far sì che sopravvivessero al cambio delle stagioni. La transumanza consisteva proprio nel passare attraverso dei sentieri naturali, detti tratturi, per muoversi da una parte all’altra. Era uno spostamento anche abbastanza lungo, di alcune settimane, che avveniva non attraverso le grandi città, ma proprio attraverso i luo- ghi più marginali. Uno spostamento che richiedeva una grande capacità da parte dei pastori di guidare e prendersi cura delle proprie pecore per garantire loro cibo sano e proteggerle dalle frane o dall’attacco dei lupi.
La profezia di Michea e la dichiarazione di Gesù evocano proprio l’immaginario del mondo della pastorizia per testimoniare l’azione di Dio nel mondo. Dio viene come un pastore, muovendosi in luoghi marginali, raccogliendo le persone disperse e guidandole verso luoghi sicuri. Noi cristiani e cristiane riconosciamo in Gesù il nostrobuon pastore, colui che non fugge come un mercenario lasciandociin pasto ai lupi. Come un buon pastore, ci protegge da ciò che puòdistruggerci. Gesù è il nostro buon pastore, colui che ci conosce profondamente e personalmente. Come un buon pastore, sa di cosa ognuno/a di noi ha bisogno. Gesù è il buon pastore, colui che è pronto a dare la vita per noi. Come un buon pastore, Gesù ci ama a tal punto da dare la sua vita per noi morendo sulla croce. Gesù è il nostro buon pastore e come un pastore si muove nelle zone marginali, nei sentieri meno battuti, nelle periferie per incontrare coloro che sono ai margini e che ancora non l’hanno conosciuto. Seguire Gesù il buon pastore significa muoverci da ciò che ci tiene ancorati al passato e che ci impedisce di andare avanti. Seguire Gesù il buon pastore significa muoverci come chiesa nel segno della pace verso il nostro prossimo alla ricerca di una comunione sempre più viva e sincera tra di noi. Seguire Gesù il buon pastore significa accettare che Egli possa chiamare chiunque a far parte del suo popolo, anche quelle persone (le pecore di un altro ovile) che pensiamo non lo meritino. Gesù non fa distinzione, come invece spesso facciamo noi.
Dio in Gesù si muove per portare la pace in questo mondo e tra di noi; Gesù, il buon pastore, si muove per conto di Dio, il Pastore con la maiuscola, per far sì che possiamo essere raccolti in un solo gregge nel segno della pace. Anche quest’anno è avvenuta la transumanza di Dio. Può sembrarci fuori stagione e, invece, è proprio questo il momento dell’anno che ci ricorda come Dio si sia mosso per venire a incontrarci nel nostro mondo nascendo in Gesù. Il Pastore con la maiuscola ci ha inviato ancora una volta il nostro buon pastore per raccogliere chi si è perso, chi si sente solo, chi è prigioniero del passato, chi sta soffrendo ai margini della società. Egli è venuto per farci superare ogni nostra divisione e farci camminare insieme verso l’unità. Il Signore ha compiuto anche quest’anno la sua transumanza nel nostro mondo e sta passando di nuovo sulla nostra strada con il suo gregge. Spetta solo a noi decidere se rispondere al suo richiamo nella nostra vita e unirci al suo cammino verso la pace. Amen
Simone De GiuseppeNotiziario - Chiesa Battista di Altamura - Gennaio 2023