Testimonianze - CICCIO FAVALE (2010) - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  19 dicembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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TESTIMONIANZE



Chiesa Battista di Gioia del Colle


   Francesco Favale (1923 - 2010)



Riforma  numero 48 -  15 dicembre 2006  - vita delle chiese

Ciccio Favale: la fedeltà nel servire il Signore


Anna Dongiovanni

Ogni domenica mattina è lì che ci aspetta. Con la pioggia, con il freddo o con il sole, Francesco è sempre lì, seduto sulla sedia, davanti alla chiesa che legge Riforma e ci attende fiducioso. Appena ci vede arrivare ci viene incontro, toglie la
sedia con la quale ha occupato il posto per il parcheggio della macchina del pastore Edoardo Arcidiacono e ci sorride, felice di vederci. Il sorriso dolce e tenero con il quale ci accoglie dà calore al mio cuore. È per me una gioia immensa sapere che Ciccio ci aspetta, è una gioia poterlo rivedere e ascoltare i suoi racconti sul passato della chiesa, sui pastori che si sono susseguiti nel corso degli anni, sulla conversione di suo padre, di ex francescani, ex preti o di altre persone. Francesco Favale, detto Ciccio, è insieme a sua moglie Rosetta ed altri membri suoi coetanei, un pezzo di storia della chiesa battista di Gioia del Colle. Ciccio è sempre attento ai bisogni della comunità, ai suoi problemi, si preoccupa del suo futuro. Ha le chiavi della chiesa ed è lui che la apre, è sempre in anticipo, la domenica mattina e il mercoledì pomeriggio, e tutte le volte che ci riuniamo. Durante la settimana controlla che tutto sia in ordine, che le luci siano spente. È sempre pronto a dare una mano di aiuto, non si risparmia mai nonostante i suoi 83 anni: sposta le pile di sedie, sale sulla scala per cambiare la lampadina fulminata, ecc? Si ricorda delle scadenze e va a fare i versamenti alla posta. Accoglie tutte le persone nuove con il suo tenero e accattivante sorriso. Gli siamo grati del servizio che offre alla comunità, del suo affetto e dei momenti teneri che ci regala. E ringraziamo il Signore perché lo ha dato a noi.



2^ Timoteo 4:7

 
 
 
 
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