Anna D. - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  19 dicembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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I
l vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito (Giovanni 3:8)

Strano, ma vero... il vento dello Spirito di Dio soffia ancora, soffia dove vuole. Così come lo riconosciamo e ne sentiamo la voce, anche se non sappiamo da dove viene, così possiamo avvertire i cambiamenti prodotti dall'opera dello Spirito. Dio si è avvicinato su
Anna, per trasformarla interiormente, per riempirla del suo amore, per rinnovarla a nuova vita, a nuova creazione, a nuovo inizio.
Anna con il suo battesimo vuole testimoniare il proprio amore per Gesù, vuole camminare con Lui e mettersi a Sua disposizione.
Vento soffia,.. Spirito Santo agisci. Vieni con il tuo amore a compiere la tua opera creatrice.



La mia testimonianza di fede


ANNA (Modugno, 1 Aprile 2002)

IInnanzitutto voglio ringraziare Dio, voglio ringraziarlo perché ha guidato i miei passi, perché mi ha sempre amata e protetta, anche quando ero lontana da Lui...
Sono nata in una famiglia cattolica dove ho ricevuto una educazione cattolica; sin da ragazzina però, alcune cose le accettavo malvolentieri, ancor meno quando cominciai a leggere la Bibbia che mi fu regalata da una mia cara amica evangelica.
Da allora fino a qualche anno fa, mi sono spesso allontanata ed avvicinata a Dio. Credevo e non credevo sulla sua esistenza. Avevo dei dubbi. Ci sono stati dei periodi in cui ero convinta che Dio fosse una bellissima invenzione dell'uomo, un bellissimo sogno d'amore supremo. Ma la mia anima anelava verso qualcosa che le desse pace, avevo un grande vuoto dentro di me, ero alla ricerca di qualcosa ma non capivo cosa. Quello che mi mancava lo cercavo nelle persone che amavo. Ma non trovavo pace né serenità.
A volte, quando passavo davanti alla chiesa cristiana evangelica del mio paese, se era aperta, sentivo il desiderio e la curiosità di voler entrare. Volevo conoscere gli evangelici, volevo sapere come pregavano Dio, come leggevano la Bibbia, come mettevano in pratica la parola di Dio. Desideravo entrare nella loro chiesa ma non avevo il coraggio di farlo fisicamente. La timidezza mi bloccava. Alcuni anni fa la voglia di entrare fu più grande del solito tanto da riuscire a vincere la mia timidezza, ed entrai. Stavano lodando il Signore con un canto: uscii immediatamente perché mi sembrava di disturbare, di essere un'intrusa. Uno di loro mi seguì chiedendomi se avessi avuto bisogno di qualcosa: gli risposi che volevo stare un po' con loro, conoscerli, parlare con qualcuno al quale potevo rivolgere delle domande. Mi disse che potevo rimanere, che sarebbero stati felici di ascoltarmi e di rispondere a tutte le mie domande; non mi fermai quel pomeriggio ma ci ritornai la domenica successiva ed altre ancora: entravo in punta di piedi, mi sedevo all'ultimo banco, e per discrezione non volli parlare con il pastore, ascoltavo le prediche, le testimonianze e le preghiere con attenzione.
Poi il corso di Informatica, il lavoro, il fidanzato, mi allontanarono ancora una volta da questo nuovo percorso… e per un breve periodo non pensai a Dio.
Vivevo male, non ero serena, mi ero spenta, non sorridevo più...
Ma un giorno, quasi senza accorgermene cominciai a parlare con Lui. Ogni giorno parlavo con Dio, più volte al giorno. Gli chiedevo di perdonarmi, ero sinceramente pentita e profondamente addolorata per averlo offeso, per aver peccato.
Mi sentivo sola e triste ma non riuscivo a prendere nessuna decisione. Chiedevo continuamente al Signore di aiutarmi a mettere ordine nella mia vita.
Dio mi offrì un'altra possibilità per camminare con Lui: si verificò un evento molto triste che mi fece cadere nella disperazione più profonda.. mi sentivo disorientata, una donna senza futuro, senza più sogni né progetti. Cominciai nuovamente a leggere la Bibbia, a pregare più intensamente il Signore, in qualsiasi momento della giornata. Piangevo, gli chiedevo di liberare la mia anima da quel dolore atroce che mi faceva quasi impazzire, che non mi faceva dormire.
Una mattina incontrai la madre di una mia ex collega del corso di Informatica che mi aveva conosciuta qualche anno prima: vide nei miei occhi la disperazione e mi invitò ad andare a casa sua il giorno seguente per pregare insieme. Accettai il suo invito.
La domenica successiva mi portò alla chiesa cristiana evangelica "Pieno Vangelo" di Modugno. Durante la lode un canto mi colpì, mi fece tremare il cuore, mi emozionai, sentii dentro me nascere qualcosa. Quella sensazione crebbe in me giorno dopo giorno, ed è stata la mia forza.
Dopo quella domenica andai agli incontri con il pastore al quale facevo tante domande, avevo sete di sapere, lo ascoltavo attentamente. Ad ogni incontro mi arricchivo della parola del Signore, cancellavo i miei dubbi e colmavo quel vuoto che da tempo non c'è più in me.
Il pastore e sua moglie gioivano ogni volta che mi vedevano, perché notavano che i miei occhi diventavano sempre più luminosi e gioiosi. Mi sentivo una donna nuova, rinata. Da quando mi sono affidata completamente al Signore in me c'è la pace, la serenità, la gioia di vivere. Dio è la mia forza, la mia pace, la mia gioia. Lo coinvolgo in tutto ciò che faccio, non mi sento mai sola, non ho paura di niente, quasi di niente. Se a volte si affaccia nel mio cuore il timore di qualcosa chiedo al Signore di cancellarlo, di starmi accanto come fa sempre.
Ringrazio Dio perché mi ama, Lui è un Padre amorevole e paziente, e con me ne ha avuta tanta di pazienza. Lo ringrazio perché mi è sempre vicino, in ogni momento, ed io voglio servirlo con tutto il mio cuore, con tutta la mia mente, con tutta la mia anima. Sono felice di appartenergli e di essere un suo strumento.
Ho sempre avuto un sogno che ritengo utopistico ma non impossibile e che spero si possa realizzare un giorno.
Il mio desiderio è che in un futuro non troppo lontano tutti gli abitanti della Terra si amino tra loro come fratelli e sorelle per aiutarsi e condividere tutto insieme: gioie, dolori, sogni, beni comuni dove non ci siano differenze, discriminazioni, intolleranze, ma solo amore, amore vero.
Voglio ringraziare Gesù perché è morto per me, per la mia salvezza.
Chiedo al Signore di benedirci tutti e tutte, di riempirci di Spirito Santo, di renderci traboccanti di Spirito Santo per guidarci a servirlo con tutto il nostro amore, con tutta la nostra forza.
Dio ci ama, non dobbiamo dimenticarlo mai.




Alessandra


Anna


Gino


Doroti


Giuseppe


Enzo












 
 
 
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