TILC - APOCALISSE 1 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  19 dicembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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APOCALISSE 
Capitolo 1 

Introduzione
Beato chi fa tesoro dell’insegnamento di questo libro
Questo libro contiene la rivelazione che Gesù *Cristo ha ricevuto da Dio, per far conoscere ai suoi servitori quel che fra breve deve accadere. Gesù ha mandato il suo *angelo al suo servo Giovanni, per farglielo sapere.
Giovanni è testimone di tutto quel che Dio ha detto e che Gesù Cristo ha rivelato. Questo è ciò che egli ha veduto. Le cose qui scritte accadranno tra poco: beato dunque chi legge e chi ascolta questo messaggio profetico, e fa tesoro di quanto qui è scritto.

Saluto ai lettori
Alle sette chiese che sono in Asia Minore. Io, Giovanni, vi auguro grazia e pace da parte di Dio — che è, che era e che viene — e dei sette spiriti che stanno davanti al suo trono; da parte di Gesù Cristo, il testimone fedele, il primo risuscitato dai morti, il capo dei re della terra: Gesù Cristo, che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il sacrificio della sua vita. Egli ci ha fatto regnare con lui come *sacerdoti al servizio di Dio suo Padre. A lui sia la gloria e la potenza per sempre. *Amen.
Attenzione! Viene tra le nubi,
e tutti lo vedranno,
anche quelli che lo uccisero:
i popoli della terra saranno sconvolti.
Sì, amen.
Io sono il Primo e l’Ultimo, dice Dio, il Signore, che è, che era e che viene, il Dominatore dell’universo.

L’autore si presenta
Io sono Giovanni, vostro fratello in Cristo e vostro compagno nella persecuzione, nella costanza, nell’attesa del *regno di Dio. Ero in esilio nell’isola di Patmos, perché avevo annunziato la *parola di Dio e la testimonianza portata da Gesù. Un giorno — era il giorno del Signore — lo *Spirito si impadronì di me e udii, dietro di me, una voce forte come una tromba, 11che diceva: «Quel che vedi, scrivilo in un libro e manda il libro alle sette chiese dell’*Asia Minore: a Efeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicèa».

Il *Figlio dell’uomo
Mi voltai per vedere chi stava parlando con me, e vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo a loro, qualcuno simile a un uomo. Portava una tunica lunga fino ai piedi e una fascia d’oro sul petto. 14I suoi capelli erano bianchi, come lana, come la neve. Aveva gli occhi ardenti, come il fuoco. 15I suoi piedi splendevano come bronzo nella fornace, e la sua voce risuonava come il fragore dell’oceano. Teneva sette stelle nella mano destra, e dalla sua bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio. Il suo viso era luminoso, come sole fiammeggiante.
Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi, come morto. Ma egli pose la mano destra su di me e disse: «Non spaventarti. Io sono il Primo e l’Ultimo. Io sono il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre. Ho la morte in mio potere, in mio potere è il mondo dei morti. 19Scrivi dunque le cose che vedi: prima le cose presenti e poi quelle che presto accadranno. 20Vedi sette stelle nella mia mano destra, e sette candelabri d’oro: il loro significato nascosto è questo: le sette stelle sono i messaggeri delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.    


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