da Silvio e Dora Consoli
Cara Francesca,
o letto con sgomento le email inviate oggi da Edoardo e poi da Ruggiero. Conosco tuo padre dal 1974 avendolo incontrato varie volte sia ad Altamura - giacchè sono sposato a una Lorusso e quindi nipote acquisito di Donatina Lorusso in Caputo - sia in varie Assemblee dell'UCEBI, quando queste si svolgevano a Santa Severa e poi, qualche volta, a Roma Ciampino.
Che dirti di tuo padre: è una colonna della chiesa di Altamura, delle chiese Battiste della Puglia, delle chiese battiste Italiane; è persona dotata di grande saggezza e grande umiltà; è persona che sa portare i pesi degli altri ( della sua famiglia e di quella allargata delle chiese ); è un bravo predicatore, è un abile e invidiabile poeta; è una persona generosa; ecc. Una persona, un fratello che ti arricchisce. Reputo una fortuna averlo conosciuto e soffro nel pensare che stia lottando con un male che lo sta annientando.
So - per la fede che Dio mi ha dato - che Il Signore non ci abbandona neanche nei momenti peggiori, anche quelli nei quali si rimane sgomenti e senza parole ovvero si litiga con Lui perchè non accettiamo l'esistenza del male, della sofferenza, della morte, della guerra, di una creazione che appare - in quei momenti - imperfetta.
Le parole che ora in preghiera Nicola pronuncia e quelle che nel suo dolore non pronuncia ma sono insite nella sua anima sofferente vanno al Signore. A quel Signore che è morto per ciascuno di noi e che - essendo risorto dai morti - è sempre al nostro fianco: ci ispira pensieri e parole; asciuga le nostre lacrime; ci trasporta dal dolore del nostro corpo che si annienta alla pace del Suo Regno.
Se magari riporterai alcune delle tante lettere che ti perverranno di al tuo caro papà dell'alta considerazione che Silvio e Dora Consoli hanno di lui. Digli che gli siamo vicini nella preghiera espressa e anche in quella non espressa ( quella che si crea nel nostro cuore reso sgomento dalla sua vicenda).
Un saluto a tua madre e a voi tutti figli, figli e relative famiglie.
Un abbraccio
Silvio e Dora