John Wesley fu il fondatore delle società Metodiste che, dopo la sua morte, si separarono dalla comunione anglicana, dando origine alla Chiesa Metodista. Figlio di un pastore anglicano, studiò a Oxford e fu missionario in Georgia. Dopo una lunga avventura di fede, segnata dallo studio dei mistici e dal contatto con i fratelli moravi, il 24 maggio 1738, alle 20:45, Wesley fece la sua "esperienza di salvezza", ascoltando la lettura di un commento di Lutero alla Lettera ai Romani.
Uomo con una forte personalità, dotato di capacità di guida spirituale e di organizzazione, assunse presto la direzione dell'Holy Club fondato dal fratello Charles per realizzare una vita di continuo studio della Bibbia e di religione ben regolata. L'Holy Club è stato il nucleo su cui si è sviluppato il metodismo. Il nome "metodisti" è stato dato dagli studenti di Oxford per prenderli in giro per le loro abitudini metodiche.
In quel tempo l'Inghilterra viveva la sua prima rivoluzione industriale. Wesley cominciò le sue predicazioni all'aperto, tra i minatori di Bristol. Queste erano dirette "agli indigenti e senza tetto, ai marinai del Tamigi, alle prostitute, ai bambini e ai giovani apprendisti, che sfuggivano alle frustate dei loro padroni". Wesley incentrò le sue riflessioni teologiche e spirituali su quella che chiamò "perfezione cristiana", o santità del cuore e della vita. Wesley insisteva sul fatto che in questa vita ogni cristiano può giungere a uno stato dell'anima dove l'amore di Dio regna supremo nel cuore di ogni persona. Insisteva continuamente sull'usare i "mezzi di grazia" quali preghiera, meditazione delle Scritture, Santa Cena, ecc. come mezzi tramite i quali Dio trasforma i credenti.
Nota biografica -Martin Ibarra
OPERE DI WESLEY IN ITALIANO:
- La perfezione cristiana, a cura di M. Rubboli, Claudiana, 2013.
LIBRI SU WESLEY:
- Valdo Benecchi, John Wesley. L'ottimismo della grazia, Claudiana, 2005.
- Valdo Benecchi, John Wesley. Un'eredità da investire, Claudiana, 2010.