«Mentre i predicatori riposano in comodi letti e soffici guanciali, noi dobbiamo di solito nasconderci in angoli fuori mano... mentre essi vengono generosamente compensati per i loro servizi con larghe entrate e buone condizioni di vita, la nostra ricompensa e la nostra parte non sono che il fuoco, la spada e la morte».
(M. Simons, Risposta a Gellius Faber)
Nacque a Witmarsum, nel comune rurale di Wûnseradiel, in Frisia, una regione dei Paesi Bassi. Pur provenendo da una famiglia povera, riuscì a completare tutti gli studi sacerdotali e a diventare prete, nel 1524. Dopo pochi anni, in un clima di grandi dispute teologiche in tutta Europa, cominciò a dubitare della veridicità della dottrina della transustanziazione. Un problema ancora più grave gli si pose nel 1531, quando cominciò a sentir parlare delle dottrine anabattiste riguardo all'essere ribattezzati da adulti (ana in greco significa "di nuovo", di qui anabattista). All'inizio considerò in maniera piuttosto scettica questa posizione, ma in seguito, dopo alcune ricerche, dovette ammettere che non c'era traccia di bambini battezzati nella Bibbia. Venne quindi a contatto con alcuni anabattisti che predicavano in Frisia e in seguito con alcuni superstiti della rivolta di Münster. Simons considerava questi ultimi dei fanatici, degli invasati, eppure rimase molto colpito dalla loro completa dedizione e dalle loro idee riguardanti la Chiesa e la comunità dei fedeli. Dopo un periodo di profonda crisi spirituale, nel 1536, Menno Simons abbandonò la Chiesa cattolica e si fece ribattezzare. Molto velocemente Simons divenne una figura preminente all'interno del mondo anabattista. Già del 1544 sono alcune lettere in cui ci si riferisce agli anabattisti olandesi chiamandoli Mennoniti.
Nota biografica - Ruggiero Lattanzio
LIBRI SU SIMONS:
- Ugo Gastaldi, Storia dell'anabattismo, vol. 2, Claudiana, 1981.