Ulrich Zwingli (1484 - 1531)
«Cristo è l'unico capo della Chiesa...»
(U. Zwingli, I sessantasette brevi articoli)
Nato a Wildhaus, Zwingli fu il principale riformatore della Svizzera tedesca. Ricevette una formazione umanistica e, come prete cattolico, condusse una dura lotta politica contro l'arruolamento dei giovani svizzeri come mercenari. Sotto l'influenza di Lutero e dello studio della Bibbia, aderì alla Riforma nel 1522. Nel 1523 cominciarono le famose dispute tra riformatori e cattolici a Zurigo, organizzate dal Consiglio della Città. Queste si conclusero con la vittoria di Zwingli e la città aderì alla Riforma. Da Zurigo il movimento riformatore si estese a Berna, Basilea, Glarus ed altre città.
Zwingli diede ordine di rimuovere le immagini ritraenti la Madonna e i Santi, il cui culto fu proibito, e di pronunciare le predicazioni in lingua volgare, basandosi solo sulle Scritture; abolì inoltre il celibato ecclesiastico.
Da Lutero lo separavano la sua concezione simbolica della Cena e la dottrina della predestinazione. Un tentativo di accordo tra luterani e zwingliani a Marburgo nel 1529 fallì, sigillando la prima divisione importante nelle file riformate.
I cantoni cattolici si unirono contro Zurigo, e Zwingli fu ucciso nella battaglia di Kappel nell'ottobre 1531.
Nota biografica - Martin Ibarra
Opere di Zwingli in italiano:
- Scritti teologici e politici, a cura di E. Genre, Claudiana, 1985.
- Scritti pastorali, a cura di E. Genre e F. Ferrario, Claudiana, 1996.
- La provvidenza di Dio, a cura di E. Genre, Claudiana, 2004.
Libri su Zwingli:
- Sergio Ronchi, Huldrych Zwingli. Il riformatore di Zurigo, Claudiana, 2008.