ART. 16 – CHIESA E STATO - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  17 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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COSA CREDIAMO


La confessione di fede dei battisti italiani            a cura di Ruggiero Lattanzio



ART. 16 –  CHIESA E STATO

Noi crediamo che l’autorità stabilita da Dio è ordinata alla convivenza pacifica, libera e giusta dei singoli e dei popoli.

Noi riconosciamo che lo Stato democratico moderno, pur nelle contraddizioni che sono proprie di tutte le strutture umane, conserva elementi inequivoci dell’opera di redenzione di Dio nella storia.
Il ruolo della Chiesa di Cristo, distinto e separato da quello dello Stato, consiste nel perseguire la propria missione, ora in coordinazione con gli ordinamenti dello Stato, ora in contestazione delle sue degenerazioni che limitano la libertà e corrompono la giustizia.



1) L’autorità stabilita da Dio
Non ogni autorità di questo mondo è stabilita da Dio. Soltanto se l’autorità è ordinata alla convivenza pacifica dei singoli e dei popoli, allora possiamo desumere che essa è stabilita da Dio. Se uno Stato s’impegna a garantire la pace, la giustizia e la libertà, esso va onorato e riconosciuto come stabilito da Dio.

Romani 13:1-7
1 Timoteo 2:1-2

2) Lo Stato democratico
La democrazia, essendo un sistemo politico atto a garantire la pace, la libertà e la giustizia, può essere considerata come un riflesso umano (e, in quanto tale, imperfetto) dell’opera di Dio nella storia.

Domanda: è possibile esportare la democrazia?

3) Chiesa e Stato
La Chiesa dev’essere distinta e separata dallo Stato. In base a quanto precede, la Chiesa, nel rivendicare la propria autonomia dallo Stato, non deve però disconoscere lo Stato (a meno che esso non divenga uno Stato tirannico).
La Chiesa e lo Stato possono riconoscersi reciprocamente nei loro rispettivi ruoli senza che l’uno interferisca nel campo dell’altro.

Marco 12:13-17

4) La chiesa persegue la sua missione:

in coordinazione con lo Stato.
La Chiesa può operare gratuitamente al servizio della società, occupandosi dei poveri, degli ammalati, degli orfani o degli anziani, in coordinazione con lo Stato, ma senza alcun onere per lo Stato.

1 Pietro 2:11-17

in conflitto con lo Stato.
La Chiesa può operare in contestazione dello Stato, se esso, anziché tutelare la libertà, la limita, oppure se, anziché promuovere la giustizia, la corrompe.
In questi casi la Chiesa ha la responsabilità di ricordare allo Stato quali sono le sue competenze specifiche e di denunciare gli abusi di potere.
La contestazione potrà essere parziale (se limitata ad alcuni compiti per i quali lo Stato viene meno) o potrà essere totale (se lo Stato si trasforma da democratico in totalitario, sopprimendo ogni libertà e pervertendo la giustizia). In quest’ultimo caso la Chiesa può giungere a disconoscere la legittimità dello Stato, assumendosi la responsabilità della disubbidienza.

Apocalisse 13:1-10



 
 
 
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