TILC - ROMANI 9 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  26 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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N.T.
 


(Testo TILC)


Lettera ai Romani, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16


LETTERA AI ROMANI
Capitolo 9

Dio e il popolo d'Israele
 1Non racconto bugie e quel che dico è vero, perché appartengo a Cristo. La mia coscienza guidata dallo Spirito, testimonia che dico la verità. 2C'è in me una grande tristezza e una continua sofferenza. 3Vorrei essere io stesso maledetto da Dio, separato da Cristo, se ciò potesse aiutare i miei fratelli, quelli del mio stesso popolo. 4Essi sono Israeliti, Dio li ha scelti come figli e ha manifestato loro la sua gloriosa presenza. Con loro, Dio ha stabilito i suoi patti e a loro ha dato la Legge, il culto e le promesse. 5Essi sono i discendenti dei patriarchi e da loro, sul piano umano, proviene il Cristo che è Dio e regna su tutto il creato. Sia benedetto in eterno. Amen.

         Dio sceglie chi vuole
   6La parola di Dio non ha fallito in nessun modo. Perché non tutti i discendenti di Giacobbe sono il vero popolo d'Israele, 7e non tutti i discendenti di Abramo sono veri figli d'Abramo. Anzi, Dio ha detto ad Abramo: Per mezzo di Isacco tu avrai discendenti. 8Questo significa che non sono considerati figli di Dio quelli generati naturalmente, ma quelli nati in seguito alla promessa. 9La promessa è questa: Ritornerò fra un anno e Sara avrà un figlio.
   10E non basta! C'è anche il caso di Rebecca. Rebecca ebbe da Isacco, nostro antenato, due gemelli. 11- 13Quando non erano ancora nati e non avevano ancora fatto nulla, né di bene né di male, Dio disse a Rebecca: Il maggiore servirà il minore. Proprio come dice la Bibbia: Ho scelto Giacobbe e non Esaù. Ciò dimostra che Dio ha il suo progetto per scegliere gli uomini: la sua scelta non dipende dalle loro opere, ma da lui che chiama.
   14Dovremmo dunque affermare che Dio è ingiusto? No di certo! 15Perché egli dice a Mosè:
   Avrò pietà di chi vorrò aver pietà;
   e avrò compassione di chi vorrò aver compassione.
   16Tutto dipende da Dio che ha misericordia, e non da ciò che l'uomo vuole o si sforza di fare. 17Nella Bibbia Dio dice al faraone: Proprio per questo ti ho fatto diventare re, per mostrare in te la mia potenza e far conoscere il mio nome su tutta la terra. 18Dio ha dunque pietà di chi vuole, e indurisce il cuore a chi vuole.

         Dio agisce con misericordia
   19A questo punto qualcuno potrebbe dirmi: ma allora perché Dio ci rimprovera, dal momento che nessuno può andare contro la sua volontà? 20Ma chi credi di essere tu, o uomo, che vuoi contestare Dio? Dice forse il vaso di argilla a colui che l'ha plasmato: perché mi hai fatto così ? 21Con lo stesso impasto, il vasaio fa quel che vuole: può fare sia un vaso di valore e sia un vaso più comune.
   22- 23Volendo, Dio avrebbe potuto mostrare la sua collera; invece ha sopportato con molta pazienza coloro che meritavano il suo castigo e la distruzione. Così ha fatto conoscere quanto è grande e potente la sua misericordia: ci ha preparati per la sua gloria, 24noi che egli ha scelto tra gli Ebrei e tra gli altri popoli. 25Come Dio dice nel libro del profeta Osea:
   Io chiamerò "mio popolo" coloro che non sono il mio popolo
   e "nazione amata" quella che non era amata.
   26E avverrà che nel luogo stesso dove fu detto loro:
   "voi non siete mio popolo"
   lì saranno chiamati "figli del Dio vivente".
   27Per quanto riguarda Israele il profeta Isaia esclama:
   Se anche i figli d'Israele fossero tanto numerosi
   quanto i grani della sabbia del mare,
   solo un piccolo resto sarà salvato.
   28Il Signore realizzerà appieno
   e rapidamente questa sua parola sulla terra.
   29Lo stesso Isaia ha ancora predetto:
   Se il Signore Dio dell'Universo
   non ci avesse lasciato una discendenza,
   avremmo fatto la fine della città di Sòdoma,
   saremmo stati distrutti come la città di Gomorra.

         Gesù Cristo pietra di inciampo.
   30Ecco dunque la nostra conclusione: gente, che non era del popolo d'Israele e che non aveva fatto nulla per mettersi a posto con Dio, è stata messa da Dio stesso in quella giusta relazione con lui che viene dalla fede. 31Israele invece, che cercava di mettersi a posto con Dio con l'osservanza della Legge, non c'è riuscito. 32Perché? Perché Israele non si fondava sulla fede, ma sulle opere. Così ha urtato nella pietra di inciampo 33di cui Dio dice nella Bibbia:
   Ecco, io pongo sul monte Sion
   una pietra d'inciampo,
   un sasso che fa cadere.
   Ma chi crede in lui non sarà deluso.


 
 
 
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