TILC Matteo 26 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  19 dicembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo TILC)




Vangelo di Matteo:

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VANGELO DI MATTEO

Capitolo 26

    1Quando Gesù ebbe finito questi insegnamenti disse ai suoi discepoli: 2"Voi sapete che tra due giorni è la festa di Pasqua, e il Figlio dell'uomo sta per essere arrestato e poi lo inchioderanno su una croce".
   3Allora i capi dei sacerdoti e le autorità del popolo fecero una riunione in casa di Caifa, il sommo sacerdote. 4Insieme, decisero di arrestare Gesù con un inganno e di ucciderlo. 5Ma dicevano: "Non possiamo arrestarlo in un giorno di festa, perché altrimenti c'è pericolo di una rivolta popolare".

         Una donna versa profumo su Gesù

         (vedi Marco 14, 3-9; Luca 7,36-38; Giovanni 12, 1-8)
   6Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso. 7Mentre erano a tavola, si avvicinò una donna con un vasetto di alabastro, pieno di profumo molto prezioso, e versò il profumo sulla testa di Gesù.
   8Vedendo ciò, i discepoli scandalizzati mormoravano e dicevano:
   - Perché tutto questo spreco? 9Si poteva benissimo vendere il profumo a caro prezzo e poi dare i soldi ai poveri.
   10Gesù se ne accorse e disse ai discepoli:
   - Perché tormentate questa donna? Ha fatto un'opera buona verso di me. 11I poveri infatti li avete sempre con voi; ma non sempre avrete me. 12Versando sulla mia testa questo profumo, questa donna mi ha preparato per la sepoltura. 13Io vi assicuro che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo messaggio del Vangelo, ci si ricorderà di questa donna e di quel che ha fatto.

         Giuda tradisce Gesù

         (vedi Marco 14, 10-11; Luca 22, 3-6)
   14Allora uno dei dodici discepoli, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: 15"Che cosa mi date se io vi faccio arrestare Gesù?". Stabilirono trenta monete d'argento e gliele consegnarono. 16Da quel momento Giuda si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.

         I discepoli preparano la cena pasquale
         (vedi Marco 14, 12-16; Luca 22, 7-13)
   17Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
   - Dove vuoi che ti prepariamo la cena di Pasqua?
   18Egli rispose:
   - Andate in città da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire che il suo momento ormai è arrivato e che viene in casa tua con i suoi discepoli a mangiare la cena di Pasqua.
   19I discepoli fecero come aveva comandato Gesù e prepararono la cena pasquale.

         Gesù indica il traditore

         (vedi Marco 14, 17-21; Luca 22, 21-23; Giovanni 13, 21-30)
   20Quando fu sera, Gesù si mise a tavola insieme con i dodici discepoli. 21Mentre stavano mangiando disse:
   - Io vi assicuro che uno di voi mi tradirà.
   22Essi diventarono molto tristi e, a uno a uno, cominciarono a domandargli:
   - Signore, sono forse io?
   23Gesù rispose:
   - Quello che ha messo con me la mano nel piatto, è lui che mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a colui per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Per lui sarebbe stato meglio di non essere mai nato!
   25Allora Giuda, il traditore, domandò:
   - Maestro, sono forse io?
   Gesù gli rispose:
   - Tu l'hai detto.

         La Cena del Signore
         (vedi Marco 14, 22-26; Luca 22, 15-20; 1 Cor 11, 23-25)
   26Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, poi spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo".
   27Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e disse: "Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini, per il perdono dei peccati. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza. 29Vi assicuro che d'ora in poi non berrò più vino fino al giorno in cui berrò con voi il vino nuovo nel regno di Dio, mio Padre".
   30Cantarono i salmi della festa, poi andarono verso il monte degli Ulivi.

         Gesù sarà abbandonato da tutti

         (vedi Marco 14, 27-31; Luca 22, 31-34; Giovanni 13, 36-38)
   31Allora Gesù disse ai discepoli: "Questa notte tutti voi perderete ogni fiducia in me. Perché nella Bibbia c'è scritto:
   Ucciderò il pastore
   e le pecore del gregge saranno disperse.
   32Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea".
   33Allora Pietro cominciò a dire:
   - Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia in te, io non la perderò mai.
   34Gesù replicò:
   - Io invece ti assicuro che questa notte, prima che il gallo canti, tre volte tu avrai detto che non mi conosci.
   35Ma Pietro rispose:
   - Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te!
   E così dissero anche tutti gli altri discepoli.

         Gesù prega nel Getsèmani
         (vedi Marco 14, 32-42; Luca 22, 39-46)
   36Intanto Gesù arrivò con i discepoli in un luogo detto Getsèmani. Egli disse: "Restate qui mentre io vado là a pregare".
   37Si fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedèo. Poi incominciò a essere triste e angosciato. 38Allora disse ai tre discepoli: "Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e restate svegli con me".
   39Andò un po' avanti, si gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu".
   40Poi tornò indietro verso i discepoli, ma trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: "Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un'ora? 41State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta ma la debolezza è grande".
   42Per la seconda volta si allontanò e cominciò a pregare, e disse: "Padre mio, se proprio devo bere di questo calice di dolore, sia fatta la tua volontà".
   43Poi ritornò dai discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli occhi aperti.
   44Per la terza volta Gesù si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole. 45Poi tornò verso i discepoli e disse: "Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai vicino. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani di gente malvagia. 46Alzatevi, andiamo! Sta arrivando quello che mi tradisce".

         Gesù è arrestato
         (vedi Marco 14, 43-50; Luca 22, 47-53; Giovanni 18, 3-12)
   47Mentre Gesù ancora parlava con i discepoli arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da molti uomini armati di spade e di bastoni. Erano stati mandati dai capi dei sacerdoti e dalle altre autorità del popolo.
   48Il traditore s'era messo d'accordo con loro. Aveva stabilito un segno e aveva detto: "Quello che bacerò, è lui. Prendetelo".
   49Intanto Giuda si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Maestro!". Poi lo baciò. 50Ma Gesù gli disse: "Amico, si faccia quello che sei venuto a fare".
   Quelli che erano venuti insieme a Giuda si fecero avanti, presero Gesù e lo arrestarono.
   51Allora uno di quelli che erano con Gesù tirò fuori una spada e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio.
   52Ma Gesù gli disse: "Rimetti la spada al suo posto! Perché tutti quelli che usano la spada moriranno colpiti dalla spada. 53Che cosa credi? Non sai che io potrei chiedere aiuto al Padre mio e subito mi manderebbe più di dodici migliaia di angeli? 54Ma in questo caso non si compirebbero le parole della Bibbia. Essa dice che deve accadere così".
   55Poi Gesù disse alla folla: "Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un delinquente! Tutti i giorni stavo seduto nel Tempio a insegnare, e non mi avete mai arrestato. 56Ebbene, tutto questo è avvenuto perché si compia quel che hanno detto i profeti nella Bibbia".
   Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

         Gesù davanti al tribunale ebraico
         (vedi Marco 14, 53-65; Luca 22, 54-55.63-71; Giovanni 18, 13-15.19-24)
   57Quelli che avevano arrestato Gesù lo portarono alla casa di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano radunati i maestri della Legge e le altre autorità. 58Pietro lo seguiva da lontano. Poi entrò anche nel cortile della casa e si sedette in mezzo ai servi per vedere come andava a finire.
   59Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano una falsa accusa contro Gesù, per poterlo condannare a morte. 60Ma non la trovavano, anche se si erano presentati moltissimi testimoni falsi. Infine se ne presentarono altri due 61che dissero: "Una volta egli ha dichiarato: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"".
   62Allora si alzò il sommo sacerdote e gli disse:
   - Non rispondi nulla? Che cosa sono queste accuse contro di te?
   63Ma Gesù rimaneva zitto.
   Poi il sommo sacerdote disse:
   - Per il Dio vivente, ti scongiuro di dirci se tu sei il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio.
   64Gesù rispose:
   - Tu l'hai detto. Ma io vi dico che d'ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo
   seduto accanto a Dio Onnipotente;
   egli verrà sulle nubi del cielo.
   65Allora il sommo sacerdote, scandalizzato, si strappò il mantello e disse:
   - Ha bestemmiato! Non c'è più bisogno di testimoni, ormai! adesso avete sentito le sue bestemmie. 66Qual è il vostro parere?
   Gli altri risposero:
   - Deve essere condannato a morte.
   67Allora alcuni gli sputarono in faccia e lo presero a pugni; altri gli davano schiaffi 68e gli dicevano: "Indovina, o Cristo! Chi ti ha picchiato?".

         Pietro nega di conoscere Gesù

         (vedi Marco 14, 66-72; Luca 22, 54-62; Giovanni 18, 15-18.25-27)
   69Pietro era seduto fuori, nel cortile, quando una serva si avvicinò a lui e gli disse:
   - Anche tu stavi con quell'uomo della Galilea, con Gesù.
   70Ma Pietro negò davanti a tutti dicendo:
   - Non so nemmeno che cosa vuoi dire.
   71Poi se ne andò verso la porta del cortile.
   Là, un'altra serva lo vide e disse a quelli che erano vicini:
   - Questo era con Gesù di Nàzaret.
   72Ma Pietro negò ancora e disse:
   - Giuro che non conosco quell'uomo.
   73Poco dopo, alcuni dei presenti si avvicinarono a Pietro e gli dissero:
   - Certamente tu sei uno di quelli: si capisce da come parli che sei della Galilea.
   74Allora Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero e diceva:
   - Io non lo conosco nemmeno! Subito dopo un gallo cantò.
   75In quel momento Pietro si ricordò di quel che gli aveva detto Gesù: "Prima che il gallo canti, per tre volte avrai detto che non mi conosci".
   Allora uscì fuori e pianse amaramente.

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