Marco 10 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  17 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo - Tilc)
Vangelo di Marco: 
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VANGELO DI MARCO

Capitolo 10


 


 Matrimonio e divorzio
(vedi Matteo 19,1-9; Luca 16,18)
 1Poi Gesù partì e andò verso i confini della Giudea, al di là del fiume Giordano. Ancora una volta la folla si radunò attorno a lui e, come faceva sempre, Gesù si mise a insegnare. 2Alcuni che erano del gruppo dei farisei gli si avvicinarono. Essi volevano metterlo in difficoltà, perciò gli domandarono: - Un uomo può divorziare dalla propria moglie?
   3Gesù rispose con una domanda:
   - Che cosa vi ha comandato Mosè nella Legge?
   4I farisei replicarono:
   - Mosè ha permesso di mandar via la moglie, dopo averle dato una dichiarazione scritta di divorzio.
   5Allora Gesù disse:
   - Mosè ha scritto questa regola perché voi avete il cuore duro. 6Ma da principio, al tempo della creazione, come dice la Bibbia, Dio maschio e femmina li creò. 7Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna 8e i due saranno una cosa sola. Così essi non sono più due, ma un unico essere. 9Perciò l'uomo non separi ciò che Dio ha unito.
   10Quando poi furono in casa, i discepoli interrogarono di nuovo Gesù su questo argomento. Ed egli disse: 11"Chi divorzia da sua moglie e ne sposa un'altra commette adulterio contro di lei. 12E anche la donna, se divorzia dal marito e ne sposa un altro, commette adulterio".

         Gesù benedice i bambini
         (vedi Matteo 19, 13-15; Luca 18, 15-17)
   13Alcune persone portavano i loro bambini a Gesù e volevano farglieli benedire, ma i discepoli li sgridavano. 14Quando Gesù se ne accorse, si arrabbiò e disse ai discepoli: "Lasciate che i bambini vengano da me; non impediteglielo, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro. 15Io vi assicuro: chi non lo accoglie come farebbe un bambino non vi entrerà".
   16Poi prese i bambini tra le braccia, e li benediceva posando le mani su di loro.

         Gesù incontra un uomo ricco
         (vedi Matteo l9, 16-30; Luca 18, 18-30)
   17Gesù stava per riprendere il cammino, quando un tale gli venne incontro, si gettò in ginocchio davanti a lui e gli domandò:
   - Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?
   18Gesù gli disse:
   - Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio! 19I comandamenti li conosci:
   non uccidere,
   non commettere adulterio,
   non rubare,
   non dire il falso contro nessuno,
   non imbrogliare,
   rispetta tuo padre e tua madre.
   20E quello rispose:
   - Maestro, fin da giovane ho ubbidito a tutti questi comandamenti.
   21Gesù lo guardò con amore e gli disse:
   - Ti manca soltanto una cosa: va', vendi tutto quel che possiedi, e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi!
   22A queste parole l'uomo si trovò a disagio e se ne andò via triste perché era molto ricco. 23Gesù, guardando i discepoli che stavano attorno a lui, disse: "Com'è difficile per quelli che sono ricchi entrare nel regno di Dio!".
   24I discepoli si meravigliarono che Gesù dicesse queste cose, ma egli aggiunse: "Figli miei, non è facile entrare nel regno di Dio! 25Se è difficile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, è ancor più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio".
   26I discepoli si meravigliarono più di prima e cominciarono a domandarsi l'un l'altro:
   - Ma allora chi potrà mai salvarsi? 27Gesù li guardò e disse:
   - Per gli uomini è una cosa impossibile, ma per Dio no! infatti tutto è possibile a Dio.
   28Allora Pietro si mise a dire:
   - E noi? Noi abbiamo abbandonato tutto per venire con te.
   29Gesù rispose:
   - Io vi assicuro che se qualcuno ha abbandonato casa, fratelli, sorelle, madre, padre, figli, campi... per me e per il messaggio del Vangelo, 30riceverà già in questa vita - insieme a persecuzioni - cento volte di più. Riceverà case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, e nel mondo futuro la vita eterna. 31Tuttavia, molti di quelli che ora sono primi alla fine diventeranno ultimi; e molti di quelli che ora sono ultimi saranno primi.

         Per la terza volta Gesù annunzia la sua morte e risurrezione
         (vedi Matteo 20, 17-19; Luca 18, 31-34)
   32Mentre erano sulla strada che sale verso Gerusalemme, Gesù camminava davanti a tutti. I suoi discepoli lo seguivano, ma non sapevano che cosa pensare, anzi alcuni avevano paura. Ancora una volta Gesù prese da parte i dodici discepoli e si mise a parlare di quello che gli doveva accadere.
   33Disse loro: "Ecco, noi stiamo salendo verso Gerusalemme; là, il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e dei maestri della Legge. Essi lo condanneranno a morte e poi lo consegneranno ai pagani. 34I pagani gli rideranno in faccia, gli sputeranno addosso, lo prenderanno a frustate e lo uccideranno, ma dopo tre giorni egli risorgerà".

         Due discepoli chiedono i primi posti

         (vedi Matteo 20,20-28; Luca 22,24-27)
   35Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
   - Maestro, noi vorremmo che tu facessi per noi quel che stiamo per chiederti.
   36E Gesù domandò:
   - Che cosa volete che io faccia per voi?
   37Essi risposero:
   - Quando sarai un re glorioso, facci stare accanto a te, seduti uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.
   38Ma Gesù disse:
   - Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io berrò, a ricevere quel battesimo di sofferenza con il quale sarò battezzato?
   39Essi risposero:
   - Siamo pronti.
   Gesù aggiunse:
   - Sì, anche voi berrete il mio calice e riceverete il mio battesimo; 40ma io non posso decidere chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per coloro ai quali Dio li ha preparati.
   41Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni.
   42Allora Gesù li chiamò attorno a sé e disse: "Come sapete, quelli che pensano di essere sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. 43Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo di tutti; 44e se uno vuol essere il primo, si faccia servitore di tutti. 45Infatti anche il Figlio dell'uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la propria vita come riscatto per la liberazione degli uomini".

         Il cieco Bartimèo
         (vedi Matteo 20, 29-34; Luca 18, 35-43)
   46Gesù e i suoi discepoli erano a Gèrico. Mentre stavano uscendo dalla città, seguiti da molta folla, un mendicante cieco era seduto sul bordo della strada. Si chiamava Bartimèo ed era figlio di un certo Timèo.
   47Quando sentì dire che passava Gesù il Nazareno, cominciò a gridare: "Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
   48Molti si misero a sgridarlo per farlo tacere, ma quello gridava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
   49Gesù si fermò e disse:
   - Chiamatelo qua.
   Allora alcuni andarono a chiamarlo e gli dissero: "Coraggio, àlzati! Ti chiama".
   50Il cieco buttò via il mantello, balzò in piedi e andò vicino a Gesù. 51Gesù gli domandò:
   - Che cosa vuoi che io faccia per te?
   Il cieco rispose:
   - Maestro, fa' che io possa vederci di nuovo!
   52Gesù gli disse:
   - Vai, la tua fede ti ha salvato.
   Subito il cieco ricuperò la vista e si mise a seguire Gesù lungo la via.

         

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