Marco 12 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  17 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo - Tilc)

Vangelo di Marco: 
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VANGELO DI MARCO

Capitolo 12




Parabola della vigna e dei contadini omicidi
(vedi Matteo 21, 33-46; Luca 20, 9-19)
 1Gesù cominciò a raccontare una parabola ai capi degli Ebrei. Disse: "Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio dell'uva e costruì una torretta di guardia; poi affittò la vigna ad alcuni contadini e se ne andò lontano.
   2"Venne il tempo della vendemmia e quell'uomo mandò un servo dai contadini per ritirare la sua parte di raccolto. 3Ma quei contadini presero il servo, lo bastonarono e lo mandarono via senza dargli niente. 4Allora il padrone mandò di nuovo un altro servo. I contadini lo accolsero a parolacce e gli diedero botte in testa. 5Il padrone ne mandò ancora un altro e quelli lo uccisero. Lo stesso avvenne per molti altri servi: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Alla fine quell'uomo ne aveva ancora uno, suo figlio, che amava moltissimo. Per ultimo mandò lui pensando: Avranno rispetto di mio figlio!
   7"Ma quei contadini dissero tra loro: "Ecco, un giorno costui sarà il padrone della vigna! Coraggio, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra!". 8Lo presero, lo uccisero e gettarono il suo corpo fuori della vigna".
   9A questo punto Gesù domandò: "Che cosa farà, dunque, il padrone della vigna? Certamente egli verrà e ucciderà quei contadini e darà la vigna ad altre persone. 10Non avete mai letto queste parole della Bibbia?
   La pietra che i costruttori hanno rifiutato
   è diventata la pietra più importante.
   11Questo è opera del Signore
   ed è una meraviglia ai nostri occhi".
   12I capi degli Ebrei capirono che Gesù aveva raccontato questa parabola riferendosi a loro. Cercavano quindi un modo per arrestarlo, ma avevano paura della folla. Perciò non gli fecero nulla e se ne andarono via.

         Le tasse da pagare all'imperatore romano

         (vedi Matteo 22, 15-22; Luca 20, 20-26)
   13Alcuni farisei e alcuni del partito di Erode furono mandati a parlare con Gesù per cercare di metterlo in difficoltà. 14Essi vennero e gli dissero:
   - Maestro, noi sappiamo che tu sei sempre sincero e non ti preoccupi di quel che pensa la gente; tu non guardi in faccia a nessuno e insegni veramente la volontà di Dio. Abbiamo una domanda da farti: la nostra Legge permette o non permette di pagare le tasse all'imperatore romano? Dobbiamo pagarle o no?
   15Ma Gesù sapeva che nascondevano i loro veri pensieri e disse:
   - Perché cercate di imbrogliarmi? Portatemi una moneta d'argento, voglio vederla.
   16Gli diedero allora la moneta e Gesù domandò:
   - Questo volto e questo nome, di chi sono?
   Gli risposero:
   - Dell'imperatore.
   17Gesù replicò:
   - Date all'imperatore quel che è dell'imperatore, ma quel che è di Dio datelo a Dio.
   A queste parole rimasero sbalorditi.

         Discussione a proposito della risurrezione

         (vedi Matteo 22,23-33; Luca 20,27-38)
   18Si presentarono a Gesù alcuni che appartenevano al gruppo dei sadducei: secondo loro nessuno può risorgere dopo la morte. Gli domandarono:
   19- Maestro, Mosè ci ha lasciato questo comandamento scritto: Se un uomo muore e lascia la moglie senza figli, suo fratello deve sposare la vedova e cercare di avere dei figli per quello che è morto. 20Ebbene, una volta c'erano sette fratelli. Il primo si sposò e poi morì senza lasciare figli. 21Allora il secondo fratello sposò la vedova, ma anche lui morì senza avere figli. La stessa cosa capitò al terzo 22e così, via via, a tutti gli altri. Tutti morirono senza lasciare figli. Infine morì anche la donna. 23Ora, nel giorno della risurrezione, quando i morti risorgeranno, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta come moglie!
   24Gesù rispose:
   - Non capite che sbagliate? Voi non conoscete la Bibbia e non sapete cosa sia la potenza di Dio! 25Quando i morti risorgeranno, gli uomini e le donne non si sposeranno più, ma saranno come gli angeli del cielo. 26A proposito poi dei morti e della risurrezione, non avete mai letto nella Bibbia l'episodio di Mosè, quando vide il cespuglio in fiamme? Quel giorno Dio gli disse: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. 27Perciò Dio è il Dio dei vivi, non dei morti! Voi sbagliate tutto.

         Il comandamento più importante
         (vedi Matteo 22,34-40; Luca 10,25-28; 20,39-40)
   28Un maestro della Legge aveva ascoltato quella discussione. Avendo visto che Gesù aveva risposto bene ai sadducei, si avvicinò e gli fece questa domanda:
   - Qual è il più importante di tutti i comandamenti?
   29Gesù rispose:
   - Il comandamento più importante è questo:
   Ascolta, Israele!
   Il Signore nostro Dio è l'unico Signore:
   30Ama il Signore tuo Dio
   con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima,
   con tutta la tua mente e con tutte le tue forze.
   31Il secondo comandamento è questo:
   Ama il tuo prossimo come te stesso.
   Non c'è nessun altro comandamento più importante di questi due.
   32Allora il maestro della Legge disse:
   - Molto bene, Maestro! È vero: Dio è uno solo e non ce n'è un altro all'infuori di lui. 33E poi, la cosa più importante è amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, e con tutte le forze e amare il prossimo come se stesso. Questo vale molto più che tutte le offerte e i sacrifici di animali.
   34E Gesù, vedendo che quell'uomo aveva risposto con saggezza, gli disse:
   - Tu non sei lontano dal regno di Dio.
   E nessun altro aveva più il coraggio di fargli domande.

         Il Messia e il re Davide
         (vedi Matteo 22, 41-46; Luca 20, 41-44)
   35Mentre insegnava nel Tempio Gesù fece questa domanda: "I maestri della Legge dicono che il Messia sarà un discendente del re Davide. Com'è possibile? 36Davide stesso, guidato dallo Spirito Santo ha scritto in un salmo:
   Il Signore ha detto al mio Signore:
   Siedi alla mia destra,
   finché io metterò i tuoi nemici
   come sgabello sotto i tuoi piedi.
   37Se Davide stesso dice che è Signore, come può il Messia essere un discendente di Davide?".

         Gesù parla contro i maestri della Legge

         (vedi Matteo 23,1-7.8-36; Luca 11,37-54; 20,45-47)
   38Mentre insegnava Gesù diceva alla gente: "Non fidatevi dei maestri della Legge. A loro piace passeggiare con vesti di lusso, essere salutati in piazza, 39avere i posti d'onore nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Con avidità cercano di portar via alle vedove tutto quel che hanno e intanto, per farsi vedere, fanno lunghe preghiere. Queste persone saranno giudicate con estrema severità".

         La piccola offerta di una povera vedova

         (vedi Luca 21, 1-4)
   41Gesù andò a sedersi vicino al tesoro del Tempio e guardava la gente che metteva i soldi nelle cassette delle offerte. C'erano molti ricchi i quali buttavano dentro molto denaro.
   42Venne anche una povera vedova e vi mise soltanto due monetine di rame. 43Allora Gesù chiamò i suoi discepoli e disse: "Io vi assicuro che questa vedova, povera com'è, ha dato un'offerta più grande di quella di tutti gli altri! 44Infatti gli altri hanno offerto quel che avevano d'avanzo, mentre questa donna, povera com'è, ha dato tutto quel che possedeva, quel che le serviva per vivere".  
      

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