Marco 14 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  17 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo - Tilc)
Vangelo di Marco: 
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VANGELO DI MARCO

Capitolo 14



   I capi degli Ebrei vogliono uccidere Gesù

(vedi Matteo 26, 1-5; Luca 22, 1-2; Giovanni 11, 45-53)


 1Mancavano intanto due giorni alla Pasqua degli Ebrei e alla festa dei Pani non lievitati. I capi dei sacerdoti e i maestri della Legge cercavano un modo per arrestare Gesù con un inganno, per poi ucciderlo. 2Infatti dicevano: "Non possiamo arrestarlo in un giorno di festa, perché altrimenti c'è pericolo di una rivolta popolare".

         Una donna versa profumo su Gesù
         (vedi Matteo 26,6-13; Luca 7,36-38; Giovanni 12,1-8)
   3Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso. Mentre era a tavola, venne una donna con un vasetto di alabastro pieno di un profumo molto prezioso, nardo purissimo. La donna spaccò il vasetto e versò il profumo sulla testa di Gesù.
   4Alcuni dei presenti, scandalizzati, mormoravano tra loro: "Perché tutto questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per trecento monete d'argento e poi dare i soldi ai poveri!". Ed erano furibondi contro di lei.
   6Ma Gesù disse loro: "Lasciatela in pace! Perché la tormentate? Questa donna ha fatto un'opera buona verso di me. 7I poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete aiutarli quando volete, ma non sempre avete me. 8Essa ha fatto quel che poteva, e così ha profumato in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9Io vi assicuro che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il messaggio del Vangelo, ci si ricorderà di questa donna e di quel che ha fatto".

         Giuda tradisce Gesù
         (vedi Matteo 26, 14-16; Luca 22, 3-6)
   10Poi, Giuda Iscariota, uno dei dodici discepoli, andò dai capi dei sacerdoti per aiutarli ad arrestare Gesù. 11Essi furono molto contenti della sua proposta e promisero di dargli dei soldi. Allora Giuda si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.

         Due discepoli preparano la cena pasquale
         (vedi Matteo 26, 17-19; Luca 22, 7-13)
   12Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, quando gli Ebrei uccidevano l'agnello pasquale, i discepoli domandarono a Gesù:
   - Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena di Pasqua?
   13Gesù mandò due discepoli con queste istruzioni:
   - Andate in città. Là incontrerete un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo 14nella casa dove entrerà e lì parlate con il padrone. Gli direte: Il Maestro desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli, e ti chiede la sala. 15Allora egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala già pronta con i tappeti. In quella sala preparate per noi la cena.
   16I discepoli partirono e andarono in città. Trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena pasquale.

         Gesù indica il traditore
         (vedi Matteo 26,20-25; Luca 22,14.21-23; Giovanni 13,21-30)
   17Quando fu sera Gesù venne con i dodici discepoli, 18e mentre erano a tavola e stavano mangiando, disse: "Io vi dico che uno di voi mi tradirà: quello che mangia con me".
   19I discepoli diventarono tristi e cominciarono a domandargli, uno dopo l'altro:
   - Sono forse io?
   20Gesù disse:
   - È uno dei Dodici, uno che intinge con me il pane nel piatto. 21Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito. Per lui sarebbe stato meglio non essere mai nato.

         La Cena del Signore
         (vedi Matteo 26,26-30; Luca 22,18-20.39; 1 Corinzi 11,23b-26)
   22Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: "Prendete: questo è il mio corpo".
   23Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e tutti ne bevvero.
   24Gesù disse: "Questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza. 25Io vi assicuro che non berrò più vino, fino al giorno in cui berrò il vino nuovo nel regno di Dio".
   26Cantarono i salmi della festa, poi andarono verso il monte degli Ulivi.

         Gesù sarà abbandonato da tutti
         (vedi Matteo 26, 31-35; Luca 22, 31-34; Giovanni 13, 36-38)
   27Gesù disse ai discepoli:
   - Tutti voi perderete ogni fiducia in me. Infatti nella Bibbia è scritto:
   Ucciderò il pastore
   e le pecore saranno disperse.
   28Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea.
   29Allora Pietro gli disse:
   - Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia, io no!
   30Gesù replicò:
   - Io invece ti assicuro che oggi, proprio questa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte avrai detto che non mi conosci!
   31Ma Pietro con grande insistenza continuava a dire:
   - Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te!
   Anche gli altri discepoli dicevano la stessa cosa.

         Gesù prega nel Getsèmani
         (vedi Matteo 26, 36-46; Luca 22, 39-46)
   32Intanto raggiunsero un luogo detto Getsèmani. Gesù disse ai suoi discepoli: "Restate
   qui, mentre io pregherò". 33E si fece accompagnare da Pietro, Giacomo e Giovanni. Poi cominciò ad aver paura e angoscia, 34e disse ai tre discepoli: "Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e state svegli".
   35Mentre andava più avanti, cadeva a terra e pregava. Chiedeva a Dio, se era possibile, di evitare quel terribile momento. 36Diceva: "Abbà, Padre mio, tu puoi tutto. Allontana da me questo calice di dolore! Però, non fare quel che voglio io, ma quel che vuoi tu".
   37Poi tornò dai discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: "Simone, perché dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora? 38State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta, ma la debolezza è grande!".
   39Si allontanò di nuovo e ricominciò a pregare ripetendo le stesse parole. 40Poi tornò dai discepoli e li trovò che ancora dormivano. Non riuscivano a tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.
   41Quando tornò da loro la terza volta disse: "Ma come? Voi ancora dormite e riposate? Ormai, dormite pure e riposate. È finita. L'ora è giunta. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi nemici.
   42"Alzatevi, andiamo! Colui che mi tradisce sta arrivando".

         Gesù è arrestato
         (vedi Matteo 26, 47-56; Luca 22, 47-53; Giovanni 18, 3-12)
   43Mentre Gesù ancora parlava, subito arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da molti uomini armati di spade e bastoni. Erano stati mandati dai capi dei sacerdoti, dai maestri della Legge e dalle altre autorità. 44Il traditore si era messo d'accordo con loro. Aveva stabilito un segno e aveva detto: "Quello che bacerò è lui. Voi prendetelo e portatelo via con cautela". 45Subito Giuda si avvicinò a Gesù e disse: "Maestro!". Poi lo baciò. 46Allora gli altri lo presero e lo arrestarono.
   47Ma uno di quelli che erano lì presenti tirò fuori la spada e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
   48Gesù disse: "Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un delinquente! 49Tutti i giorni ero in mezzo a voi, insegnavo nel Tempio, e non mi avete mai arrestato. Ma tutto questo avviene perché si compia quel che dice la Bibbia". 50Allora i discepoli lo abbandonarono e fuggirono tutti.
   51Dietro a Gesù veniva un ragazzo, coperto soltanto con un lenzuolo. Le guardie cercarono di prenderlo, 52ma egli lasciò cadere il lenzuolo e scappò via nudo.

         Gesù davanti al tribunale ebraico
         (vedi Matteo 26, 57-68; Luca 22, 54-55.63-71; Giovanni 18, 13-15.19-24)
   53Portarono Gesù alla casa del sommo sacerdote e là si riunirono i capi dei sacerdoti, i maestri della Legge e le altre autorità. 54Pietro lo seguiva da lontano. Entrò fin dentro il cortile della casa e andò a sedersi in mezzo ai servi che si scaldavano vicino al fuoco.
   55Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano un accusa contro Gesù per poterlo condannare a morte, ma non la trovavano. 56Molte persone, infatti, portavano false accuse contro Gesù, ma dicevano uno il contrario dell'altro.
   57Infine si alzarono alcuni con un'altra accusa falsa. 58Dicevano: "Noi l'abbiamo sentito dire: io distruggerò questo Tempio fatto dagli uomini e in tre giorni ne costruirò un altro non fatto dagli uomini". 59Ma anche su questo punto quelli che parlavano non erano d'accordo.
   60Allora si alzò il sommo sacerdote e interrogò Gesù:
   - Non rispondi nulla? Che cosa sono queste accuse contro di te?
   61Ma Gesù rimaneva zitto e non rispondeva nulla. Il sommo sacerdote gli fece ancora una domanda:
   - Sei tu il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?
   62Gesù rispose:
   - Sì, sono io.
   E voi vedrete il Figlio dell'uomo
   seduto accanto a Dio Onnipotente.
   Egli verrà tra le nubi del cielo!
   63Allora il sommo sacerdote, scandalizzato, si strappò la veste e disse: "Non c'è più bisogno di testimoni ormai! 64Avete sentito le sue bestemmie. Qual è il vostro parere?". E tutti decisero che Gesù doveva essere condannato a morte.
   65Alcuni dei presenti cominciarono a sputargli addosso. Gli coprivano la faccia, poi gli davano pugni e gli dicevano: "Indovina chi è stato!". Anche le guardie lo prendevano a schiaffi.

         Pietro nega di conoscere Gesù
         (vedi Matteo 26, 69-75; Luca 22, 56-62; Giovanni 18, 15-18.25-27)
   66- 67Pietro intanto era ancora giù nel cortile a scaldarsi. A un certo punto passò di là una serva del sommo sacerdote, lo vide, lo osservò bene e disse:
   - Anche tu stavi con quell'uomo di Nàzaret, con Gesù.
   68Ma Pietro negò e disse:
   - Non so proprio che cosa vuoi dire, non ti capisco. Poi se ne andò fuori del cortile, nell'ingresso; e intanto il gallo cantò.
   69Quella serva lo vide e di nuovo cominciò a dire alle persone vicine:
   - Anche lui è uno di quelli!
   70Ma Pietro negò di nuovo.
   Poco dopo, alcuni dei presenti gli dissero ancora:
   - Certamente tu sei uno di quelli, perché vieni dalla Galilea.
   71Ma Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero:
   - Io neppure lo conosco quell'uomo che voi dite!
   72Subito dopo un gallo cantò per la seconda volta. In quel momento Pietro si ricordò di ciò che gli aveva detto Gesù: "Prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte tu avrai dichiarato che non mi conosci". Allora scappò via e si mise a piangere.

 

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