TILC - GIOVANNI 10 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  26 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo TILC)


Vangelo di Giovanni:

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VANGELO DI GIOVANNI
Capitolo
10


La parabola del pastore

1Gesù disse: "Io vi assicuro che se uno entra nel recinto delle pecore senza passare dalla porta, ma si arrampica da qualche altra parte, è un ladro e un bandito. 2Invece, chi entra dalla porta è il pastore. 3A lui il guardiano apre, e le pecore ascoltano la sua voce; egli le chiama per nome e le porta fuori. 4E dopo averle spinte fuori tutte, cammina davanti a loro. E le sue pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5Un estraneo, invece, non lo seguono, anzi fuggono da lui, perché non conoscono la voce degli estranei".
   6Gesù disse questa parabola, ma quelli che ascoltavano non capirono ciò che egli voleva dire.

         Gesù è la porta

   7Gesù riprese a parlare. Disse: "Io sono la porta per le pecore. Ve l'assicuro. 8Tutti quelli che sono venuti prima di me sono ladri e banditi; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: chi entra attraverso me sarà salvo. Potrà entrare e uscire e trovare cibo. 10Il ladro viene soltanto per rubare, uccidere o distruggere. Io invece sono venuto perché abbiano la vita, una vita vera e completa.

         Gesù è il pastore
   11"Io sono il buon pastore. Il buon pastore è pronto a dare la vita per le sue pecore. 12Chi fa il guardiano solo per mestiere, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore non sono sue. Così il lupo le rapisce e le disperde. 13Questo accade perché il guardiano non è pastore: lavora solo per denaro e non gli importa delle pecore.
   14"Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me, 15come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per queste pecore io do la vita.
   16"Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore. Udranno la mia voce, e diventeranno un unico gregge con un solo pastore.
   17"Per questo il Padre mi ama, perché io offro la mia vita, e poi la riprendo. 18Nessuno me la toglie; sono io che la offro di mia volontà. Io ho il potere di offrirla e di riaverla: questo è il comando che il Padre mi ha dato".
   19Sentendo queste parole di Gesù, la folla si divise di nuovo. 20Molti dicevano: "È pazzo, non ragiona. Perché state a sentirlo?". 21Altri invece dicevano: "Un pazzo non parla così. Uno spirito maligno non può dare la vista ai ciechi".

         Gesù si dichiara il Figlio di Dio

   22Era inverno. A Gerusalemme, si celebrava la festa della riconsacrazione del Tempio 23Gesù passeggiava nel portico di Salomone lungo il cortile del Tempio.
   24La gente circondò Gesù e gli disse:
   - Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Messia, dillo apertamente.
   25Gesù rispose:
   - Ve l'ho detto e voi non credete. Le opere che faccio per incarico del Padre mio testimoniano a mio favore. 26Ma voi non credete, perché non appartenete al mio gregge. 27Le mie pecore ascoltano la mia voce: io le conosco, ed esse mi seguono. 28E io do loro la vita eterna: esse non andranno mai in rovina. Nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti. Per questo, nessuno può strapparle dalle sue mani. 30Io e il Padre siamo una cosa sola.
   31Quelli raccolsero di nuovo pietre per scagliarle addosso a Gesù. 32Allora egli disse:
   - Vi ho fatto vedere da parte del Padre mio molte opere buone. Per quale di queste opere mi volete uccidere a colpi di pietra?
   33La folla gli rispose:
   - Non vogliamo ucciderti per un'opera buona, ma perché tu bestemmi. Infatti sei soltanto un uomo e pretendi di essere Dio.
   34Gesù rispose:
   - Nella vostra Legge c'è scritto questo: Io vi ho detto che siete dèi. 35La Bibbia dunque chiama dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio, e la Bibbia non può essere annullata. 36Il Padre mi ha consacrato e mandato nel mondo; allora, perché mi accusate e mi dite che bestemmio se affermo di essere Figlio di Dio? 37Se non faccio le opere del Padre mio, continuate a non credere in me; 38se invece le faccio, e non volete credere in me, credete almeno a queste opere. Così vi accorgerete e saprete che il Padre è in me e io sono nel Padre.
   39Allora cercarono di nuovo di catturarlo, ma Gesù sfuggì loro di mano 40e andò di nuovo dall'altra parte del fiume Giordano, dove prima c'era Giovanni che battezzava. Là, si fermò per qualche tempo, 41e molti andavano da lui. Dicevano: "Giovanni non ha fatto nessun miracolo, ma tutto quello che ha detto su Gesù è vero". 42E da quelle parti molti credettero in lui.


 
 
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